sabato 30 giugno 2012

Breganze e Solidarietà

Breganze coniuga arte e solidarietà: raccolti fondi per la piccola Keziah affetta da malattia al sangue 


Grande successo di pubblico al concerto di beneficenza che si è svolto sabato scorso, in piazza Mazzini a Breganze.
E’ stato possibile realizzare l’evento grazie alla collaborazione tra le Botteghe di Breganze, capitanate dalla esplosiva presidente Onorina Gasparotto, la locale sezione della Confartigianato, del suo presidente Loris Merlo, l’amministrazione comunale patrocinante, la Pro Breganze che ha fornito il supporto logistico e l’associazione “Famiglie Insieme” referente del progetto umanitario sottostante.   
Splendida esecuzione della Grande Orchestra Z29 e del Complesso Vocale Le Ragazze del Sole, dirette in maniera magistrale dal maestro Luciano Tavella, che ha proposto variegati brani musicali, dal Swing a famose colonne sonore di film, da “Risposta” di Bob Dylan a “Caruso” di Lucio Dalla.
Brillante la presentazione dello spettacolo da parte di Piero Colareda.
Nel corso della serata è stato illustrato il progetto Karibu na Keziah, Vicini a Keziah! – Aggiungi il tuo “anello” alla nostra “catena di solidarietà” con il quale l’associazione “Famiglie Insieme” intende favorire e coordinare la raccolta fondi necessari a dare una speranza a Keziah: una bimba di 8 anni che vive in  Kenia affetta da un’anemia aplastica, una grave malattia del sangue.
La sorellina di Keziah: Vanjiku è già morta qualche anno fa della stessa malattia. La cura e molto lunga e complessa e prevede: il trapianto di midollo osseo, radioterapia e/o chemioterapia con sei mesi di  sorveglianza post  trattamento. Si tratta di un intervento molto costoso che non può essere fatto in Kenya, per mancanza di idonee strutture sanitarie.
Il trattamento medico/chirurgico è programmato presso il reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova a partire dal prossimo settembre.
Al termine della serata, tra i presenti allo spettacolo, sono stati raccolti, a favore dell’iniziativa,
€ 1288,80.
di Redazione Thiene on line






venerdì 1 giugno 2012

Impossibile la speranza?


KEZIAH WANGECHI: impossibile la speranza?

Da dove cominciamo?
Cominciamo da un pomeriggio di fine estate 2011 quando don Mariano Dal Ponte mi sottopose un foglio di carta con soprascritta a penna una cifra: 3 punto 2 milioni di KSH (scellini del Kenya) equivalenti a 32.000 euro.
Perché quella cifra?
Quella era la cifra prevista per il trattamento terapeutico (non definito o specificato) al quale Keziah doveva sottoporsi in India (in una località anch’essa non derifnita) a seguito di una diagnosi di anemia aplastica formulata all’Aga Khan Hospital di Nairobi, capitale del Kenya, a seguito di un puntato midollare a cui Keziah era stata sottoposta il 29.04.2010 .

La prima reazione è stata quella di un profondo respiro, dopodichè, con pochi indugi, ho pensato di rivolgermi alla Clinica di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova.
Oltre all’esito del puntato midollare, don Mariano era in possesso dei risultati di soli due esami emocromocitometrici e dello schema di terapia farmacologia che era stata prescritta.
Dopo il primo contatto avuto con la dott.ssa Putti, abbiamo ricevuto la lettera (datata 20.11.2011) di disponibilità per accogliere Keziah allo scopo della rivalutazione della diagnosi e per la programmazione del successivo trattamento terapeutico che, con molta probabilità, sarebbe stato il trapianto di midollo osseo.
Questo importante documento è servito successivamente per presentare una richiesta di contributo economico alla Regione Veneto, ciò in base alla deliberazione regionale n°1021 del 12.07.2011.
Purtroppo l’esito non è stato positivo in quanto, al momento della presentazione della domanda, i fondi previsti erano già esauriti.

Superata sia la fase di euforia (legata all’aspetto umanitario di aiutare Keziah) che di scoramento per la risposta negativa dalla Regione Veneto, di comune accordo è stato deciso di impegnarci per continuare a tener viva almeno una speranza di guarigione per la bambina.

Particolare di essenziale importanza è l’aspetto economico a cui può ammontare il probabile  trattamento terapeutico individuato nel trapianto di midollo.
La cifra riportata nel blog appare come un muro quasi insormontabile: ma perché arrendersi subito di fronte all’evidenza?
Un altro aspetto non secondario è il fattore temporale: prima si arriva alla diagnosi e al suo specifico trattamento, più si riduce il rischio di complicazioni (collegate alla malattia) che potrebbero risultare fatali.

Comunque sia, il passo successivo è stato fatto tra febbraio e marzo 2012.
Approfittando della mia annuale presenza in Kenya (presso il North Kinangop Catholic Hospital e il Catholic Dispensary of Nyahururu) e della contemporanea presenza (assolutamente casuale) di una Pediatra (dott.ssa Vania Piovan) sono stati eseguiti degli accertamenti sanitari (visita medica e prelievi di sangue) su Keziah.

Prima di descriverli nella loro essenzialità, mi preme sottolineare che sono stati fonte di momenti di rara umanità: essere accolti nella sua abitazione, nella maniera che abbiamo vissuto, è stata una esperienza unica nel suo genere.

Don Mariano e don Sandro ci hanno accompagnati a casa della famiglia di Keziah la mattina del 29 febbraio. In quell’occasione è stata redatta sia la scheda anamnestico-familiare che eseguita la visita della bambina da parte della Pediatra.
Nel corso della raccolta dei dati è emerso che in passato una sorella di Keziah era mancata alla vita probabilmente per la stessa patologia. Episodio non trascurabile ai fini della diagnosi finale.
Nella stessa mattinata sono stati programmati anche i prelievi di sangue per tutta la famiglia (papà e mamma, Keziah con i tre fratelli) che ho eseguito sabato 03 marzo, giorno del mio rientro in Italia, c/o il dispensario di Nyahururu.
Ciò per effettuare a Padova la tipizzazione HLA e quindi di verificare la presenza di un possibile donatore compatibile con Keziah tra i suoi familiari.

Il risultato di queste analisi non ha dato esito positivo: purtroppo alcun familiare è risultato compatibile.
Ciò non significa compromissione  dell’eventuale trapianto ma rende però necessaria la ricerca di un donatore di midollo osseo nell’archivio dati internazionale.
La compatibilità di un genitore o di un fratello avrebbe permesso il risparmio di una consistente parte del costo totale (riferito nel blog) del trattamento terapeutico previsto.

Avendo sempre presente l’ammontare dell’impegno economico e in seguito ad un incontro avuto in Oncoematologia Pediatrica con la prof.ssa Messina il 6 di aprile, è stato deciso di  arrivare a confermare o meno la diagnosi di anemia aplastica eseguita in Kenya. Infatti, altre situazioni patologiche di tipo ematologico possono presentare la sintomatologia e le note cliniche di Keziah.

Abbiamo ricevuto il preventivo di spesa relativo alla conferma diagnostica e all’indicazione del periodo di degenza e/o di permanenza a Padova che Keziah dovrà fare.

Don Mariano ha già dato avvio, presso l’Ambasciata Italiana a Nairobi, alle procedure per ottenere il visto di ingresso in Italia per Keziah e sua mamma.

L’Associazione “Famiglie Insieme” – Onlus - di Breganze (VI), si è resa disponibile, sin da subito, a sostenere l’iniziativa, facendosi carico degli aspetti burocratici/logistici, garantendo i contatti istituzionali con gli enti interessati e avviando poi, assieme, il progetto: “Karibuna Keziah – Vicini a Keziah” – Aggiungi il tuo “anello” alla nostra “catena di solidarietà”, affinché il nostro sogno diventi realtà e si possa dare a Keziah un’opportunità di vita normale.

 Questa è la situazione relativa a Keziah alla data odierna.

                                                                                  dott. Lucio Marchioro
 Padova, 29 maggio 2012




Keziah Wangechi: is hope impossible?

Where do we start from?
We begin with an afternoon in the late summer 2011 when Don Mariano Dal Ponte gave me a sheet of paper with a number written on it:: 3,2 million KSH (Kenya Shillings), that is about 32,000 Euros.
What did that mean?
That was the sum required for an unspecified treatment Keziah had to undergo in an unspecified place in India after a diagnosis of aplastic anemia formulated at the Aga Khan Hospital in Nairobi, the capital of Kenya, after a bone marrow analysis to which Keziah had been subjected on the 29.04.2010.

The first reaction was a deep breath; afterwards, with little hesitation, I decided to address the Clinic of Pediatric Oncology Hospital of Padua.
Besides the outcome of the bone marrow analysis, Don Mariano was in possession of the results of only two blood controls the schedule of the therapy that was prescribed.

After the first contact with Dr. Putti, we received the letter written on 20/11/2011 telling us that the hospital accepted to re-evaluate Keziah’s
diagnosis and therapeutic planning for a subsequent treatment, that was likely to be the bone marrow transplantation.
This important document has been useful to ask the Veneto region for financial help, according to the Resolution No. 1021 of 12.07.2011.
Unfortunately the outcome was not good, because at the time of the application the funds provided were already sold out.

After passing both the phase of euphoria (linked to the humanitarian help for Keziah) and that of discouragement for the negative response from the Veneto Region, by mutual agreement it was decided to commit ourselves to continue to keep alive at least a hope of healing for the child.

Particularly important is the economic aspect which may refer to the therapeutic treatment identified in bone marrow transplant.
The figure quoted in the blog seems to be a wall that it is impossible to overcome,  but why give up quickly in front of bad reality?

Another important aspect is time: the quickest is the diagnosis and its specific treatment, the more you reduce the risk of complications (related to the disease) that could be fatal.

However, the next step was done between February and March 2012.
Taking advantage of my year in Kenya (at North Kinangop Catholic Hospital and Dispensary of Nyahururu Catholic) and the fortunate simultaneous presence of a pediatrician (Dr. Vania Piovan) we performed the medical examination for Keziah.

Before describing them in their simplicity, let me underline that there were rare moments of humanity in the situation: to be welcomed into her home and the way they lived was a unique experience.

Don Mariano and Don Sandro drove us to Keziah's family home on the morning of Feb. 29. At that time the documents were filled in and an anamnestic family history was made by the pediatrician.
During the data collection we discovered that in the past Keziah’s sister probably died of the same disease. The episode Is extremely important for the final diagnosis.
On the same morning were also scheduled blood draws for the whole family (father and mother, Keziah with the three brothers) that I made on Saturday, March 3rd, the day of my return to Italy, at the dispensary of Nyahururu.
That was necessary to do in Padua HLA typing and then check for a possible donor with Keziah among his family.

The result of this analysis has not been positive, unfortunately no family member was compatible.
This does not mean that a transplantation is impossible, however it is necessary to search for a bone marrow donor in the world data archives.
The compatibility of a parent or a brother would have allowed the saving of a substantial part of total costs (reported in the blog) of the provided treatment.

Considering the amount of the financial burden and after a meeting with the Professor in Pediatric Oncology dr. Messina on April 6, it was decided whether to confirm or not the diagnosis of aplastic anemia done in Kenya. In fact, other pathological conditions can have the same symptoms and clinical notes of Keziah.

We received a cost estimate on the diagnostic confirmation and indication of the length of stay in Padua that Keziah has to do.

Don Mariano has already begun to ask for the visa to enter Italy for Keziah and her mum at the Italian Embassy in Nairobi.

The Association "Families Together" - Organization - Breganze (VI), has immediately decided to support the initiative, taking on aspects of the bureaucratic / logistic difficulties, ensuring institutional contacts with relevant authorities and then starting together the project: "Keziah Karibuna - Close to Keziah" - Add your "ring" to our "chain of solidarity", so that our dreams become reality and we can give an opportunity of normal life to Keziah.

This is the situation of Keziah at this date.

Dr. Lucio Marchioro

Padova, 29 May 2012


 la strada verso Keziah
l'accoglienza in casa di Keziah
la raccolta e l’osservazione dei risultati degli esami di laboratorio
la speranza di Keziah
Keziah viene visitata
la loro gratitudine
tutti assieme
l’attesa per i prelievi di sangue al Nhyahururu Dispensary
il prelievo di Keziah
arrivederci a presto!